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Aerospazio: droni con sensori innovativi per una maggiore sicurezza nel trasporto aereo
Sensori innovativi montati su droni, satelliti e torri di controllo per la sicurezza dello spazio aereo abbinati a modelli previsionali della qualità dell’aria. È quanto realizzerà il progetto RPASinAir [1] finanziato con 8 milioni di euro dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca[2], che coinvolge ENEA nell’ambito del Distretto Tecnologico Aerospaziale di Brindisi[3] (capofila).
I dati raccolti dai sensori sui droni serviranno a sviluppare un sistema di gestione del traffico aereo in grado di individuare elementi di rischio e sollecitare le opportune procedure di prevenzione, mitigazione e gestione delle emergenze (alluvioni, slavine, terremoti o incidenti industriali). I test saranno realizzati nell’aeroporto di Grottaglie (Taranto)[4] che diventerà un vero e proprio laboratorio per la simulazione delle operazioni prima della loro sperimentazione nello spazio aereo.
“L’esperienza pluriennale nel campo della sensoristica ambientale avanzata del Centro Ricerche ENEA di Brindisi abbinata a quella nella modellistica previsionale della qualità dell’aria del Centro Ricerche ENEA di Bologna consentiranno di sviluppare sensori terrestri e droni per il controllo della qualità dell’aria esterna, ma anche indoor per lo studio dei carichi di lavoro degli operatori aeroportuali in situazioni di stress”, commenta Michele Penza, referente ENEA per il progetto.
Grazie al sistema modellistico previsionale con una risoluzione di 1 km, i ricercatori dell’ENEA saranno anche in grado di simulare la qualità dell’aria durante le campagne sperimentali e, con ulteriori modelli, di effettuare la caratterizzazione dei venti del sito aeroportuale di Grottaglie.
“Coinvolgendo l’intero sistema di ricerca pubblico-privato pugliese e nazionale, il progetto RPASinAir permetterà di attrarre nuove iniziative di ricerca & sviluppo e investimenti industriali, valorizzando la mission affidata all’aeroporto di Grottaglie come luogo di sperimentazione dei Sistemi Aeromobili e Pilotaggio Remoto (SAPR) e primo Spazioporto Europeo e rafforzando la capacità innovativa dell’intero sistema aerospaziale nazionale, con trend in crescita per posizionamento sui mercati internazionali e ricadute occupazionali”, conclude Penza.
Oltre all’ENEA, partecipano al progetto CNR, INFN, Università e Politecnico di Bari, Università di Enna e aziende leader del settore aerospaziale quali Leonardo, Vitrociset, Telespazio, Planetek, Enginsoft, ENAV e Aeroporti di Puglia.
Per maggiori informazioni:
Michele Penza, ENEA - Responsabile laboratorio “Materiali Funzionali e Tecnologie per Applicazioni Sostenibili”,
[1] Integrazione dei sistemi aeromobili a pilotaggio remoto nello spazio aereo non segregato per servizi civili innovativi
[2] PON Ricerca e Innovazione, Piano Nazionale della Ricerca (PNR) 2015-2020 - Strategia Nazionale per la Specializzazione Intelligente (SNSI) della ricerca applicata
[3] Distretto Tecnologico Aerospaziale Scarl è una Società Consortile a responsabilità limitata con lo scopo di sostenere, attraverso l'eccellenza scientifica e tecnologica, l'attrattiva di investimenti in settori produttivi ad alta tecnologia, di contribuire al rafforzamento delle competenze tecnico scientifiche dei soci, nonché di rafforzare il sistema della ricerca pugliese, a livello nazionale ed internazionale. ENEA partecipa con il 10,5% al capitale sociale.
[4] Classificato di interesse nazionale e di supporto a ricerca e sviluppo industriale dal Piano Nazionale degli Aeroporti (MIT, 2016)