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Agricoltura: ENEA premiata per gli studi sulle serre verticali
ENEA ha ricevuto il premio ALBA per gli studi innovativi nel campo delle Vertical Farm, le serre verticali basate sulla coltivazione idroponica di specie vegetali senza consumo di suolo e ricorso a pesticidi.
Assegnato ogni due anni dall’Associazione per il Lifestyle, il Benessere e l’Alimentazione (ALBA), il riconoscimento è stato ritirato dalla ricercatrice ENEA Gabriella Funaro.
“La Vertical Farm rappresenta una delle soluzioni dell’agricoltura del terzo millennio per la produzione di ortaggi fuori suolo, multistrato, a ciclo chiuso integrale, cioè con riciclo totale dell’acqua e dei fertilizzanti, in ambiente protetto e climatizzato, senza utilizzo di pesticidi e insetticidi”, spiega Funaro. “Trattandosi di una vera e propria fattoria che si sviluppa in verticale e che nasce dall’idea di concepire la coltivazione come un’attività indipendente dal terreno, ci permette di promuovere l’agricoltura del futuro tendenzialmente a impatto zero sulle risorse”, continua la ricercatrice.
Oltre a richiedere meno spazio rispetto a una coltivazione tradizionale, le coltivazioni all’interno della Vertical Farm non necessitano di suolo, ma solo di acqua e di elementi nutritivi. “Questo sistema chiamato idroponico consente alle piante di crescere in substrati alternativi alla terra - come ad esempio la torba pressata, l’argilla espansa o la lana di roccia - con minimi quantitativi di acqua a riciclo continuo nella quale sono disciolte soluzioni nutritive. La crescita delle piante è assicurata dall'illuminazione a LED che replica le condizioni naturali e accelera la fotosintesi clorofilliana”, aggiunge Funaro.
Il premio ALBA, che nelle ultime edizioni è stato assegnato all’Arma dei Carabinieri e all’enciclica "Laudato Sii" di Papa Francesco, inaugura una serie di iniziative che coinvolgono ENEA e il vertical farming, tra cui RI-GENERA, insieme a Idromeccanica Lucchini, Università di Padova, Advance Srl, Assindustria Veneto, Coldiretti Padova, Parco Scientifico e Tecnologico Galileo.
“Attraverso RI-GENERA si vuole promuovere la riconversione di edifici dismessi nelle città in serre verticali a km. 0. La prospettiva è molto conveniente: basti pensare che per ogni ettaro di terreno orizzontale se ne potrebbero ricavare molti altri in verticale, più produttivi di quelli tradizionali perché le colture sono a ciclo continuo e non condizionate dalla stagionalità”, conclude Funaro.
L’iniziativa RI-GENERA verrà presentata ufficialmente al convegno “Città a misura di futuro – Rigenerazione e sviluppo” a Padova il 16 ottobre 2019. In questa occasione ENEA metterà a disposizione due sistemi di vertical farming denominati BoxXLand e Arkeofarm, entrambi adatti all’installazione in edifici esistenti e messi a punto insieme a Idromeccanica Lucchini.
ENEA ha presentato a EXPO 2015 a Milano la prima Vertical Farm italiana. Il prototipo realizzato per l’occasione era una serra verticale di 5 metri d’altezza adibita alla coltivazione di lattuga e basilico, con un rendimento quasi doppio rispetto alle colture tradizionali (da 6 a 14 cicli di raccolta/anno per l’insalata) e un risparmio del 95% di acqua (2 litri per un 1kg di lattuga contro i 40-45 litri/kg in un campo).