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Antartide: censimento dei pinguini grazie ai primi droni italiani a supporto dei ricercatori
“Il drone ha effettuato un primo volo su alcune parti delle due colonie al fine di effettuare riprese fotografiche preliminari per eseguire conteggi totali in futuro, da mettere poi in relazione ai conteggi visivi fatti da terra. Questi dati serviranno per stimare il successo riproduttivo annuale dei gruppi di studio”, spiega Silvia Olmastroni ricercatrice del Museo Nazionale dell'Antartide presso l’Università degli Studi di Siena e responsabile del progetto. “Adélie Cove è una colonia di circa 13-15mila nidi, mentre quella di Edmonson Point ne conta circa 2.800; qui l'attività del drone ha ripreso i pulcini arrivando nell’area più numerosa e dove è più difficile il conteggio dei nidi che sono circa 1.900” conclude Olmastroni.
Tre i voli effettuati sulle colonie/pinguinaie, con riprese video e fotografiche geolocalizzate ad alta risoluzione (20Mpx); il drone è stato pilotato a 150 metri dal limite della colonia da Riccardo Scipinotti e Samuele Pierattini dell’ENEA.
“L’attività di utilizzo del drone è stata valutata e concordata con i vari responsabili in campo, al fine di operare in sicurezza, seguendo tutte le norme per il rispetto della fauna antartica. I ricercatori del progetto PenguinERA hanno effettuato riprese video dal basso, prima, durante e dopo il passaggio del drone, per valutarne la risposta comportamentale”, spiega Scipinotti “Queste riprese aeree sono risultate particolarmente utili per stimare la numerosità dei pulcini di pinguino di Adelia, data la difficoltà di stimare da terra questo gruppo per la densità degli individui e la conformazione del terreno”, conclude Scipinotti.
Nella prossima campagna estiva che inizierà a fine anno, il “servizio droni” sarà operativo a tempo pieno a supporto delle ricerche come pure nella logistica e nella gestione delle basi Zucchelli e Concordia.
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