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Ambiente: ENEA nel progetto Ue da 14 milioni di euro per la sicurezza alimentare

Rafforzare la sicurezza alimentare in Europa con la creazione di un sistema di sorveglianza in tempo reale, disponibile come piattaforma elettronica e applicazione mobile, a disposizione dei cittadini, della comunità scientifica e dei decisori politici.

È questo il principale obiettivo del progetto europeo ECO-READY, finanziato dal Programma Horizon Europe con oltre 14milioni di euro, che vede ENEA tra i partner.

Insieme ad altre istituzioni[1] europee, tra cui Confagricoltura in Italia, ENEA ha realizzato un’analisi sistematica di tutti i documenti di policy europee su cambiamenti climatici, sicurezza alimentare e biodiversità, presi a riferimento nelle diverse misure legislative europee, confrontandoli con i più recenti dati scientifici per individuare gli strumenti più idonei a favorire la transizione della filiera agroalimentare europea verso la sostenibilità.

“I risultati del nostro studio[2] evidenziano i progressi compiuti dall’Unione europea in aree come la promozione dell’agricoltura sostenibile e della biodiversità grazie alle politiche messe in atto in questo ultimo decennio come il Green Deal, Farm to Fork e la Politica Agricola Comune (PAC). Ma, al contempo, fanno emergere punti di debolezza che suggeriscono di rafforzare la sicurezza alimentare attraverso l’elaborazione di politiche Ue supportate sempre di più da solide evidenze scientifiche sullo stretto legame tra cambiamenti climatici, biodiversità e sistema agricolo”, spiega la referente ENEA del progetto ECO-READY Annamaria Bevivino, ricercatrice della Divisione Sistemi Agroalimentari Sostenibili.

È necessario favorire una maggiore trasparenza e disponibilità dei dati scientifici nella definizione delle politiche europee per contribuire a migliorare l’efficacia delle misure esistenti. “Dalla nostra ricerca emerge anche l’urgente necessità di strumenti di monitoraggio in tempo reale per garantire la sicurezza alimentare e di modelli di scenario che tengano conto della complessità delle condizioni tecniche, economiche e sociali per progettare soluzioni su misura per il complesso sistema agroalimentare europeo”, aggiunge Bevivino. “Il coinvolgimento di diversi stakeholder, attraverso un’attività di Scoping Group per favorire il dialogo con i principali decisori politici, professionisti dell’industria alimentare, agricoltori, consumatori, associazioni regionali, ONG ambientali, imprese agroalimentari, ha permesso di raccogliere feedback e rafforzare il legame tra dati e politiche, fornendo spunti di riflessione per colmare le lacune dei dati e migliorare la rilevanza delle politiche europee”, prosegue la ricercatrice. Inoltre, lo studio ENEA incoraggia l’utilizzo di Internet of Things (IoT) e Intelligenza Artificiale (IA) per migliorare la sostenibilità delle pratiche agricole e contribuire al raggiungimento della sicurezza alimentare. Un esempio concreto è l’agricoltura di precisione che impiega tecnologie avanzate come GPS e analisi dei dati per ottimizzare la produzione agricola riducendo l’impatto sulle risorse idriche. Ma anche l’utilizzo di microrganismi benefici, come funghi e batteri che fissano l’azoto atmosferico, solubilizzano il fosforo e riducono il solfato, consentendo di ridurre l’uso di fertilizzanti chimici. “L'uso strategico di questi microrganismi in agricoltura potrebbe, quindi, mantenere la produttività e la stabilità anche in condizioni avverse, migliorando così l’adattabilità delle pratiche agricole ai cambiamenti climatici”, conclude Bevivino.

Note

[1] JRC, ALTER-net, Cyprus University of Technology, Wageningen University Research

[2] Di Gregorio L, Nolfi L, Latini A, Nikoloudakis N, Bunnefeld N, Notarfonso M, Bernini R, Manikas I, Bevivino A. Getting (ECO)Ready: Does EU Legislation Integrate Up-to-Date Scientific Data for Food Security and Biodiversity Preservation Under Climate Change? Sustainability. 2024; 16(23):10749. https://doi.org/10.3390/su162310749

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